Marnie, la ladrona (1964)

Marnie è una ladra. Ogni volta che fugge con la cassa cambia identità e si fa assumere in un nuovo posto. Mark Rutland (Jean Connery) la riconosce, ma non lascia trapelare nulla e l’assume come segretaria-contabile. Le fa la corte senza molto risultato e ben presto essa scompare portando con sè il contenuto della cassaforte di casa Rutland.

Mark s’accorge del furto, reintegra il denaro rubato, trova le tracce di Marnie, la riporta Philadelphia e, invece di consegnarla alla polizia, la sposa! lei non ha altra scelta… Il viaggio di nozze in nave è un disastro. Marnie è assolutamente frigida e tenta anche di suicidarsi dopo che Mark l’ha posseduta con la forza. Terrorizzata dal colore rosso, soggetta a orribili incubi, Marnie è una nevrotica, la sua cleptomania è una compensazione della frigidità.

Avendo scoperto che gli ha mentito dicendosi orfana, Mark arriva, grazie ai servigi di un detective, a ritrovare le tracce della madre di Marnie. Poi Marnie tenta ancora una volta di svuotare la cassaforte dei Rutland. Mark la sorprende, la trascina a Baltimora per conoscere dalla madre il segreto della sua nascita a della sua nevrosi. Il segreto è orribile perchè si tratta di un omicidio commesso da Marnie a colpi di attizzatoio quando aveva cinque anni per difendere la madre, una prostituta, dalle brutalità di un marinaio ubriaco.

Non c’è alcun dubbio che Marnie, in possesso di quel doloroso segreto, potrà guarire con l’aiuto di Mark.

Oggetto: borsetta


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